Quella notte sono io - Giovanni Floris

TRAMA
La memoria è un animale strano. Passi una vita a cercare di domarla, a convincerti che ci sei riuscito, e poi basta un attimo per renderti conto che sei solo un illuso. Per Stefano quell'attimo arriva insieme a un telegramma che lo porta indietro di ventisette anni, alla notte che lo ha reso l'uomo che è: una convocazione, di questo si tratta,, un appuntamento con il passato che non può più rimandare. Insieme a lui al casale, in quel tranquillo weekend estivo, ci sono loro, gli amici del liceo, ed è dalla maturità che non si vedono: Margherita, che come lui - lo capisce dalla luce nel suo sguardo - non si è perdonata, Silvia e Lucio, che invece si sono perdonati tutto, e poi Germano, che di quel gesto assurdo, forse, non ha ancora capito nulla. A riunirli è stata la madre di Mirko, il ragazzo troppo diverso da loro che in quella maledetta gita hanno trasformato prima in vittima e poi in nodo irrisolto di giganteschi sensi di colpa. Ma è subito chiaro che il pomeriggio sarà più lungo del previsto, perché, come su un palcoscenico, sfilano davanti ai loro occhi spaesati i protagonisti di quei giorni, in un processo finalmente in grado di mettere a nudo una verità che nessuno degli imputati ha mai immaginato. Giovanni Floris raccoglie le domande che ci pongono i troppi casi di violenza tra i giovanissimi e ne fa un romanzo sulla responsabilità che abbiamo nei confronti del nostro futuro. Perché non esistono vittime e carnefici se sappiamo riconoscere il diritto di essere tutti diversi.
Titolo: Quella notte sono io
Autore: Giovanni Floris
Editore: Rizzoli
N.pagine: 235
Anno di pubblicazione: 2016
ISBN: 9788817091862 
Un telegramma inaspettato riunisce in un casolare di campagna, isolato, cinque quarantenni che sono stati compagni di classe al liceo, il quintetto dei leader, quelli che si sentivano superiori a tutto e a tutti e che concedevano agli "altri" il privilegio di entrare nella loro cerchia solo per brevi momenti e spesso solo per far loro capire quanto fossero inadeguati.
Mittente del telegramma è la madre di Mirko, un loro ex compagno un po' ritardato, spesso bersaglio dei loro scherni. Durante l'ultima gita scolastica si verifica un tragico incidente: Mirko vola da un ponticello ed entra in coma. L'ipotesi più gettonata nelle chiacchiere da corridoio è che Mirko si sia buttato, in realtà si é trattato di uno scherzo finito male ad opera dei "fantastici cinque". Finita la scuola, loro di quello scherzo non ne hanno più parlato, continuando a vivere la loro vita, cercando di dimenticare. Nessuno di loro ha cercato di scoprire se Mirko in seguito a quell'incidente sia morto o meno e nessuno ha più dato loro notizie.
Ma ventisette anni dopo si ritrovano a fare i conti con quello che è effettivamente successo quella notte, e con quello che sono diventati, anche in conseguenza di quell'atto.
Con uno stile asciutto e un ritmo serrato, Floris ci racconta come i cinque protagonisti scopriranno che ognuno è la somma delle scelte che fa e dovranno riconsiderare il concetto di normalità, concetto che cambia radicalmente a seconda della prospettiva da cui si guardano le cose.
La tensione sale, tra rivelazioni inaspettate e la consapevolezza che nulla è ciò che sembra, fino al colpo di scena finale che sorprende e disorienta.
Un argomento molto attuale e un romanzo che andrebbe letto anche nelle scuole, per far comprendere che ogni azione provoca una reazione, non sempre quella che si prevede e non sempre verso chi pensiamo.
L'autore chiude dicendo: "Nelle mie intenzioni Quella notte sono io non è un racconto sul senso di colpa, ma sul senso di responsabilità. Sulla capacità di essere presenti a se stessi mentre si prendono le decisioni, prevedendo le conseguenze di quello che si fa. Comprendere l'importanza di ogni propria azione non è facile, è una qualità rara, così come lo sono essere in grado apprezzare le differenze e il coraggio di difendere quelli che, sul momento, sembrano essere i più deboli. Tra l'altro, prima o poi, capita a tutti di essere i più deboli; bisogna tenere duro, poi passa. E si capisce che nessuno è più forte dell'altro."
In effetti è molto più semplice rifugiarsi nel senso di colpa, anziché avere il coraggio di prendersi le proprie responsabilità, ma il coraggio forgia le persone, il senso di colpa le annienta ed è questo ciò che il romanzo ci illustra, offrendoci un ottimo spunto di riflessione.
Una lettura che si è rivelata una piacevole sorpresa.
VOTO

  



Commenti

  1. Quasi quasi ci faccio un pensierino, mi hai incuriosita! Baci.

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  2. Ciao Stefy!
    Bella la recensione, anche se la trama non mi ispira molto.
    E poi devo ammetterlo: detesto questo giornalista/presentatore e l'idea di leggere un suo libro proprio non mi attira! 😑

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    1. Ciao Jasmine!
      Ho trovato molto buona la scrittura di Floris, ma se già l'idea non ti solletica, forse è meglio se lo eviti. Un bacio

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  3. Mi hai incuriosita moltissimo!
    E poi il tema è così attuale...
    Ci farò un pensierino!
    Bacio

    Nuovo post sul mio blog!
    Se ti va ti aspetto da me!
    http://lamammadisophia2016.blogspot.it

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  4. Niente di più reale e scioccante, provato proprio sulla mia pellaccia che fortunatamente è una dura scorza impossibile da scalfire. Io ho risposto con uno schiaffo in faccia tornando padrona di me, purtroppo per ragazzi come Mirko è difficoltoso e forse impossibile.
    Hai egregiamente attirato la mia attenzione Stè, lo ordino subito.

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