Il buio oltre la siepe - Harper Lee

Trama: In una cittadina del "profondo" Sud degli Stati Uniti l'onesto avvocato Atticus Finch è incaricato della difesa d'ufficio di un "negro" accusato di violenza carnale; riuscirà a dimostrarne l'innocenza, ma l'uomo sarà ugualmente condannato a morte. La vicenda, che è solo l'episodio centrale del romanzo, è raccontata dalla piccola Scout, la figlia di Atticus, un Huckleberry in gonnella, che scandalizza le signore con un linguaggio non proprio ortodosso, testimone e protagonista di fatti che nella loro atrocità e violenza non riescono mai a essere più grandi di lei. Nel suo raccontare lieve e veloce, ironico e pietoso, rivive il mondo dell'infanzia che è un po' di tutti noi, con i suoi miti, le sue emozioni, le sue scoperte.
 
Titolo: Il buio oltre la siepe
Autore: Harper Lee
Casa Editrice: Feltrinelli
Collana: Universale Economica Feltrinelli
Anno Pubblicazione: 2016
Pagine: 290
 

 

Questo libro è così bello e così importante a che a scriverne la recensione sono a rischio sviolinata oppure potrei usare troppa prosopopea nel tentativo di rendergli giustizia. La semplice realtà è che per rendere giustizia a questo libro esiste una sola strada: leggerlo. Poi rileggerlo. Poi farlo leggere ad altri e lasciare che il suo messaggio altamente etico ti entri dentro l'anima.
Come sanno fare i grandi libri ti svela una verità senza parole altisonanti, con una storia drammatica, ma raccontata con un'ironia che allontana ogni pericolo di sentenziosità.
Questo romanzo ci parla di scelte e dell'importanza di vivere in modo retto e giusto, senza mai voltare la faccia dall'altra parte. Il suo protagonista ha un nome, Atticus Finch, che per me rimarrà in eterno sinonimo di quanto di più giusto e bello possa esserci in un uomo. Atticus è una figura che giganteggia nel mio immaginario e ne è testimone il libro pieno zeppo di post it, tutti posizionati in corrispondenza di sue frasi:
 
"Aver coraggio significa sapere di essere sconfitti prima ancora di cominciare, e cominciare egualmente e arrivare sino in fondo, qualsiasi cosa succeda."
 
Io non ho solo letto questo libro, me lo sono proprio innestato nella corteccia cerebrale: l'ho letto a casa, l'ho contemporaneamente ascoltato con l'audiolibro in macchina e poi ho visto il film che ne è stato tratto, quello per il quale Gregory Peck ha vinto l'Oscar. Un'intera settimana è stata permeata dalle vicende di Scout, Jem e Atticus, al punto da non sapere più se vivevo in Italia nel 2017 o a Maycomb in Alabama negli anni Trenta. Una settimana accompagnata dalla dolce voce di Alba Rohrwacher, che  riusciva a rendere le parole ancora più godibili ed importanti e mi trasportava dentro i fatti con tale maestria, che non volevo scendere dall'auto, nonostante fossi arrivata a destinazione. Allora correvo a casa e leggevo il seguito e poi il giorno dopo lo riascoltavo, attardandomi a riflettere su alcune scene, sul razzismo e sull'ipocrisia e sull'attualità della storia. Un libro che non è invecchiato, perché i quesiti che pone restano brucianti e vivi, ora come allora. La perdita dell'innocenza dei due piccoli testimoni, Jem e Scout, non è una sconfitta, ma solo una dolorosa presa di coscienza perché hanno ricevuto da Atticus la cosa più preziosa di tutte: amore, attenzione e un esempio da seguire, che non è stato spiegato a parole, ma vissuto sulla pelle.

"Prima di vivere con gli altri, bisogna che viva con me stesso: la coscienza è l'unica cosa che non debba conformarsi al volere della maggioranza."
 
Lo ammetto, non ho mantenuto la promessa e mi sono fatta prendere la mano. Posso solo sperare che a voi faccia lo stesso effetto: diffondete la voce, fate passare il messaggio. #piùAtticusFinchpertutti
 
 
 

Commenti

  1. Bellissimo perché molto semplice e scorrevole, ma ai tempi, non lo so, mi aspettavo qualcosa... se non di più, almeno di diverso.

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    1. Io l'ho letto ai tempi (intorno ai 20 anni) e riletto ora (più di 20 anni dopo) e mi è piaciuto se possibile ancora di più. Per me è semplicemente perfetto.
      Lea

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  2. Letto in età adulta, l'ho adorato fin nei più minimi dettagli. Difatti, ho il secondo libro della Lee ancora in attesa, ho paura di rimanerne delusa...

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    1. Io pure ho paura! Qualcuno mi ha detto che Atticus è meno Atticus e in questo momento non posso accettarlo.

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  3. C'è l'ho dentro incastonato nel cuore e nella mente <3

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  4. Un classico che non invecchierà mai, come il suo messaggio. Da leggere e da rileggere, hai ragione, e anche del film non mi stanco mai. E Gregory Peck, ne vogliamo parlare... ;)

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    1. Ma parliamone! Un film meraviglioso, ma il libro ancor di più.

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  5. Io adoro questo libro. Lo avrò letto almeno una decina di volte. E ogni volta mi sembra sempre più bello. Non posso dire però la stessa cosa del seguito.

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    1. Ahi ahi, come temevo. Credo che non leggerò questo seguito se deve far cadere dal piedistallo il "mio" Atticus.

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  6. Sapete che questo è stato il primo libro che, una volta letto, ho recensito sul blog. Credo proprio che sia la primissima recensione e gli sono affezionata per vari motivi. Questo è uno di quei libri a cui non si può e non si deve restare indifferenti. Io l'ho amato e continuo ad amarlo. Scelto per caso e mai scelta fu più azzeccata. Forse è anche grazie a lui se oggi sono qui a scrivere ;) Bacio

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    1. E' bellissimo scoprire tante estimatrici di questo libro. Mi dà fiducia, mi infonde ottimismo.
      Un bacio
      (vado a leggere la tua prima recensione)

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  7. Ciao Lea! Purtroppo è un libro che non ho ancora letto, però mi sono ripromessa di farlo al più presto! 😊

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    1. Non purtroppo, ma per fortuna: ti invidio. Leggerlo sarà bellissimo.
      Lea

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  8. concordo con ogni singola parola, ci vorrebbero più libri così e più persone simili a Atticus. #piùAtticusFinchpertutti

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