Il regalo - Eloy Moreno



TRAMA
Un uomo esce di casa per andare a lavorare. Ha una vita normale, di quelle che si possono considerare «fortunate»: ha una moglie, un lavoro, degli amici. E ha anche una ragione particolare per sentirsi felice: ha un macchina nuova. Ma all’autogrill dove si ferma per fare colazione gliela rubano. Ed è l’inizio di una vicenda sconvolgente, che lo porterà a perdere tutto: portafogli, cellulare, carte di credito, in una truffa perfettamente organizzata… Ma chi è il regista di questa operazione? E qual è il suo scopo? Smarrito ma incuriosito al tempo stesso, il protagonista cerca di venire a capo di questa vicenda, incontrando nel suo cammino persone apparentemente comuni, come lui, come lui intrappolate in una vita che credono di volere, e senza più la forza di sognare. Fino a quando, nei modi più inaspettati, si trovano di fronte alla possibilità di ricominciare tutto daccapo. Magari, grazie a un furto…


Titolo: Il regalo
Autore: Eloy Moreno
Traduttore: Silvia Bogliolo
Nr. pagine:  396
Editore: Corbaccio
Anno pubblicazione: 2016
ISBN: 978-8867001996

RECENSIONE

"A volte è necessario che tutto si rompa in mille pezzi in modo che, quando è il momento di recuperarli sappiamo quali conviene lasciare a terra, e continuare senza." 

Inizio con il dire che, secondo me, questo non è un libro facile da leggere. Non perché usi un linguaggio complicato o abbia una trama ingarbugliata, ma perché pone il lettore davanti ad una fotografia, che è quella della vita di molti di noi, ma lo fa in un modo che colpisce, nonostante la semplicità con la quale ne parla. In quella fotografia possiamo riconoscere tutti i difetti, le imperfezioni, le mancanze, esposte in modo semplice, quasi spiazzante, ma che a me sono arrivate come un pugno nello stomaco.
Troppo poche volte ci fermiamo a riflettere durante le nostre frenetiche giornate sul perché facciamo o diciamo determinate cose. Quante delle nostre azioni sono indispensabili e quanto ci autoconvinciamo che lo siano?  In quale misura veniamo fagocitati dalla routine e perdiamo di vista le cose che hanno realmente importanza per la nostra sopravvivenza, fisica ed emotiva? 
Leggendo queste pagine che si lasciano scorrere come un placido fiume, ho avuto modo di riflettere molto, soprattutto su quanto per me sia più semplice realizzare i sentimenti che provo quando i destinatari sono lontani e quante volte mi sia capitato di pensare "Dovrei dirgli/le quanto gli/le voglio bene, quanto sia importante per me e appena l'avrò davanti lo farò", salvo poi essere presa da mille altri discorsi, molto meno importanti e pensare "Lo farò la prossima volta", senza mai pormi la domanda "Ci sarà una prossima volta? Ho ancora tempo? Ne avrò ancora occasione?"
Mentre proseguivo la lettura cercavo quella frase che mi potesse far dire "Beh, questo a me non succede"...magra consolazione in un mare di parole che ti calzano addosso come un vestito troppo stretto.
Perchè questa è la storia di un uomo, uno come tanti, che in un paio d'anni ha perso entrambi i genitori, con una bella casa per la quale paga ancora un mutuo, una moglie e una figlia che adora, un lavoro redditizio, una bella macchina nuova fiammante, per acquistare la quale ha risparmiato per anni. Una mattina, mentre si sta recando da un cliente, si ferma a far colazione nel solito autogrill e da quel momento la sua vita non sarà più la stessa: gli ruberanno l'auto, il cellulare, gli svuoteranno il conto corrente e la casa, lo porteranno in un paese misterioso chiamato l'Isola, dove tutto sembra scorrere ad un'altra velocità e dove tutto congiura contro di lui e il suo ritorno alla quotidianità. Incontrerà alcuni abitanti dell'Isola, persone serene e realizzate, che si prenderanno cura di lui e lo accompagneranno in un viaggio all'interno di sé stesso. Contemporaneamente assistiamo alla macchinazione di loschi figuri, che si spacciano per forze dell'ordine, per stravolgere la vita di quest'uomo e togliergli tutto ciò che ha.
La narrazione si svolge a capitoli brevissimi, alternando il racconto dell'uomo al racconto delle vite dei vari personaggi che incontrerà: l'empatia con quest'uomo disperato e solo, incredulo di fronte a ciò che via via gli accade è stata immediata, come è stato semplice affezionarmi ad alcuni personaggi. 
So che la mia quotidianità non cambierà grazie a questo libro, ma so per certo che guarderò le cose con un altro occhio e cercherò di godermi i momenti importanti , che non sono quelli in cui succedono cose eclatanti, ma quelli in cui riconosci la vita; cercherò "un abbraccio che non stringe solo il corpo, ma che miracolosamente sostiene anche i dubbi e le paure"  e cercherò di fare alle persone che amo "il solletico sulla pelle, sui pensieri e, soprattutto, sul cuore."
In questo senso posso dire che Eloy Moreno mi ha fatto veramente un gran regalo.
Ed è quello che auguro a chi vorrà leggere questo splendido libro.




Buona lettura, 





Ringrazio Valentina e la Casa Editrice Corbaccio che ci hanno omaggiate di una copia del libro.
 

Commenti

  1. Stefania!!! Sono felice, tanto felice che tu lo abbia letto e sopratutto che ti sia piaciuto così tanto! Aspettavo la tua recensione. L'autore ci ha fatto un gran bel regalo e come dici tu, la nostra vita non cambierà grazie a quello che abbiamo letto, ma magari la migliorerà un pochetto, e quando saremo di fronte ad una scelta, forse ci verrà in mente L'Uomo al quale rubarono l'auto all'autogrill. Un bacione

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    1. Eh già, Baba, credo proprio che l'Uomo al quale rubarono tutto mi accompagnerà per lungo tempo e mi darà una tirata d'orecchi ogni volta che mi capiterà di distrarmi.
      Bacioni, Stefi

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  2. Mannaggia a te! Io questo libro non l'ho neanche preso in considerazione, poi arrivi tu e mi instilli il dubbio, mi metti la pulce nell'orecchio. Sai che faccio? Lo segno... prima o poi una chance gliela darò sicuramente!

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    1. E invece dovresti proprio prenderlo in considerazione! Ma se poi non ti piace, non è che ti ritrovo a scampanellare alla mia porta?

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  3. Complimenti per la recensione Stefania: è molto sentita e mi hai fatto venire voglia di leggere il libro.
    Tua Lea

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    1. E' un libro che secondo me va letto. Infatti ho convinto anche il consorte che, pensa, è già a metà in due giorni!
      Appena lo finisce te lo porto.
      Tua Bacci

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  4. Che bella recensione. Complimenti! molto chiara e sentita. Mi segno il libro, che non avevo considerato. Baci :)

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    1. Grazie Tessa.
      Questo libro mi ha decisamente toccata nel profondo, pur nella sua semplicità. Fammi sapere se lo leggerai.
      Un bacione

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  5. Non pensavo che questo libro fosse così bello, mi hai incuriosita!

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    1. Sinceramente nemmeno io pensavo che mi avrebbe toccata così, e invece...
      Se deciderai di leggerlo,ripassa a dirmi se è piaciuto anche a te.
      Un abbraccio

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  6. deve essere veramente d'impatto. Me lo segno. Ho avuto riflessioni simili in questo periodo per una perdita improvvisa e mentre leggevo la tua recensione ho pensato che magari mi farebbe bene leggerlo, o forse non è il momento

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    1. Ciao Chiara.
      Secondo me questo è un libro che va letto, anche se sono certa che non cambierà la vita di nessuno nel modo in cui cambia quella del protagonista, ma certamente fa riflettere non solo su quelle che sono le nostre mancanze, ma anche su quelle di chi ci sta attorno.
      Un abbraccio grande

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  7. Oh *_* che brava che sei stata a raccontarci il messaggio che porta questo libro. Bellissimo davvero, e la storia molto originale. Mentre lo aggiungo in wish penserò a quello che devo dire alle persone che tra poco saranno a casa... e un abbraccio pieno di tutto non glielo leva nessuno a mio figlio, anche se lui ormai quindicenne si lascia sfiorare solo dalla fidanzata ;-)
    Brava brava, e anche io che ho letto e risposto senza nemmeno un errore stavolta! Bacione Stè

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    1. Brava Cuore!
      Gli abbracci a chi sguscia via vanno rubati, perché sono dei mattoncini che vanno tenuti da parte per i momenti tristi.
      Un abbraccio anche da parte mia ;)

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