Il libraio di Selinunte





Titolo Il libraio di Selinunte
Autore Roberto Vecchioni
N° pagine -68
Data pubblicazione - 2014
EditoreEinaudi
Collana: Super ET
ISBN-13: 9788806223212
TRAMA 
Vi svegliate un giorno e non avete piú parole per dire «giorno». Scendete in strada e non avete piú parole per dire «strada». Poi scoprite che la città è piena di smemorati come voi, che vagano sperduti in una nebbia di cose senza nome, incapaci di parlare e ricordare, incapaci di pensare. Perché tutti, quel giorno, avete perso le parole, le avete perse per sempre, ed è colpa vostra. Soltanto un ragazzo, «Frullo», è salvo dall'incantesimo e può raccontare i fatti incredibili che hanno portato a tutto questo. Soltanto lui, perché ha conosciuto il libraio. Un uomo misterioso, giunto in città con i suoi bauli pieni di libri e tanta voglia di raccontarli, piú che di venderli. Accolto male dalla comunità perché diverso, straniero, e quindi estraneo, il libraio riesce a stabilire un magico legame solo con Frullo, che, nascosto dietro due pile di libri, lo ascolta leggere ogni sera i passi piú belli dei grandi poeti e romanzieri di tutti i tempi. E quelle parole, per Frullo come per ogni lettore, spalancano di colpo un universo di emozioni e di storie che hanno un'eco lunga, come una favola infinita. 

RECENSIONE
Quando ho letto la sinossi di questo libro, ho pensato subito ad un albo illustrato che sia io che Lea amiamo particolarmente, "La grande fabbrica delle parole" (qui la recensione di Lea) ambientato in un paese nel quale le parole si devono comprare.
A Selinunte però, le parole non si possono nemmeno comprare, non ci sono e basta. Tranne qualche vocabolo indispensabile per le comunicazioni importanti.
Ma come si è arrivati a questa situazione? Ce lo racconta Nicolino, l'unico abitante di Selinunte ad aver conservato tutte le parole.
Nicolino ci racconta della sua Selinunte, talmente bella da considerarla un "presepe ideale", con il mare a far da sfondo e a dare un senso di serenità e di pace.
"Giunto al mare mi fermo, mi siedo, fisso l'infinito. Niente si muove, né al di qua, né al di là, né dentro di me. Ed è in quei momenti che me ne accorgo: niente vive così intensamente come il tempo fermo".
Nicolino ci racconta del suo amore per Primula che "ha gli occhi così grandi che le prendono metà del viso". Lui è "pazzo di quegli occhi, perchè lì dentro c'è tutto", c'è tutto perchè per Primula è l'unico modo di comunicare; quando Nicolino le dice che esistono tante storie, "che una storia entra dentro l'altra e noi siamo l'ultima pagina soltanto" Primula vorrebbe rispondergli, ma non può farlo che attraverso gli occhi e qualche parola farfugliata.
Nicolino ci racconta di quando, in questo paesino da cartolina arriva un personaggio strano: piccolo, curvo, "un folletto di quelli brutti", che arriva con bauli carichi di libri e compra la bottega del sarto per farci una libreria. 
Sarà una libreria speciale, perchè il libraio non vende i suoi libri, li legge a chi li vuole ascoltare. Tutti in paese hanno paura del libraio, quasi fosse una sorta di stregone e si tengono alla larga dalla libreria. Nonostante questo il libraio, tutte le sere, si siede al suo tavolo ed inizia a leggere.
Solo Nicolino, che gli amici chiamano Frullo perchè ha sempre qualcosa che gli gira in testa, non resiste alla curiosità e tutte le sere scappa di casa, con la complicità dello zio, per intrufolarsi nella libreria ed ascoltare di nascosto le letture del libraio. Sera dopo sera ascolta ciò che ci hanno regalato i più grandi poeti e romanzieri della storia e ne rimane affascinato.
Finchè una sera i paesani decidono di far capire al libraio che non è persona non gradita. La libreria e con essa il libraio, scompaiono da Selinunte, portandosi via anche le parole.
Ed è così che Selinunte diventerà il paese senza parole.

"La routine di tutti i giorni è accettabile. Una ventina, trentina di verbi fondamentali siamo riusciti a non perderli, e a usarli nelle circostanze appropriate. Solo che non ce la facciamo a passare dall'uno all'altro, non sappiamo da dove vengono e dove vanno: non siamo in grado di variarli, dargli un tempo, una maniera, una sfumatura.
Perchè qui sta il problema essenziale: abbiamo perso le sfumature. E con le sfumature i sentimenti che le accompagnano o le provocano."

Questa è stata una delle parole che mi ha colpita di più: le sfumature. Quanto siamo fortunati, noi italiani, ad avere una lingua così ricca di sfumature, così piena di vocaboli, tanto che ogni variazione, ogni sfumatura ha la SUA parola. E quanto saremmo sciocchi a non farne uso, a non servircene per comunicare esattamente ciò che sentiamo in quel momento.
Il messaggio che io ho colto in questo libricino piccolo, ma con un peso importante, è questo: come le parole abbiano il potere di farti provare emozioni grandi, sensazione che noi lettori conosciamo molto bene!
Mi sono sentita fortunata ad essere nata in un periodo storico in cui la conoscenza è di tutti e per tutti, fortunata per avere la possibilità di vivere innumerevoli vite ed innumerevoli avventure attraverso quello strumento meraviglioso che sono i libri.
L'unica pecca che ho trovato in questo libro è la sua brevità, se la storia fosse stata sviluppata in maniera più ampia l'avrei apprezzato di più.
Buona lettura, Stefi
VOTO


Commenti

  1. Solo dopo aver letto la recensione ed essermi fermata di nuovo sulla cover ho notato che il libro è di Vecchioni. Non sapevo nemmeno che scrivesse anche libri. Ma di sicuro per quel poco che lo conosco, mi sembra proprio che un libro così sia decisamente nelle sue corde.
    Quindici minuti e ho già trovato due libri che parlano di libri, questo qui e "La libreria delle storie sospese": come facciamo?

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    1. Ciao Rosa.
      In effetti io mi ci sono avvicinata perchè incuriosita dal fatto che fosse scritto da Vecchioni. Per quanto riguarda la lettura di libri che parlano di libri...leggili tutti e due! Questo ci metti proprio poco perchè è veramente molto breve.
      Buona giornata, Stefi

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  2. Sai che io questo libro non l'ho mai preso in considerazione? Magari prima o poi...

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    1. Se ti incuriosisce, valutalo. Tanto tu, con i tuoi ritmi di lettura, in una mezz'ora l'hai letto tutto!
      Baci baci

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  3. Un libro che avevo adocchiato in libreria, ma non so nemmeno quanto tempo fa, alla fine non lo avevo comprato anche per le poche pagine, magari un giorno arriverà anche il suo momento.

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    1. Ciao Nunzia!
      In effetti le poche pagine sono il punto debole di questo libro, ben scritto, storia interessante, ma rimane un senso di incompiuto.

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  4. Direi che devo leggerlo! ...se è breve, beh ...lo finisco in fretta. ;-)
    Baci da lea

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  5. Oh, che bello tornare indietro con gli anni! No non sono impazzita, non ancora, ma non posso che ricordare il liceo perché questo libro l'ho letto proprio in quegli anni. La tua recensione mi ha ricordato, per restare in tema, ogni sfumatura di quella piccola lettura! Baci

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    1. Che belli i ricordi che affiorano. Felice di esserne stata la spinta!
      Baci, Stefi

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  6. Una storia con dentro il mare e il tempo che resta fermo è la mia dimensione ideale, la perfezione sarebbe se le parole mancassero solo a tutte quelle persone che parlano a vanvera, ne siamo circondati purtroppo, fortunatamente ci sono anche le persone che le parole le sanno usare bene cn tutte le sfumature al posto giusto, proprio come te Stè.
    La tua opinione mi ha colpita nonchè mi ha mostrato un libro che era scappato alla mia attenzione, grazie!
    E un grazie ancora più grande te lo grido per avermi iniziata a Jodi, ormai una dipendenza... Leaving è straordinario 😍

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    1. Uuuuuh! Felicità!!! Sono proprio contenta che tu condivida la mia passione per la fantastica Jodi! Leaving ce l'ho sull'e-reader e scalpito come un puledro dalla voglia di leggerlo. Prima però mi devo dedicare ad un paio di altre letture, ma saperlo lì ad attendermi è come guardare la vetrina dei dolci mentre si pasteggia.
      Grazie mille dei complimenti, un bacio. Stefi

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  7. Che bella storia!!Quando ho letto il titolo ho pensato: questo libro devo leggerlo per forza! Sono stata a Selinunte e l'ho trovata bellissima; è veramente un presepe!
    Grazie della recensione. Mi piace moltissimo il vostro angolino, passerò più spesso!!^_^

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  8. Trovato per caso, letto con passione. Non conoscevo Vecchioni scrittore. Ho scoperto un uomo che fa delle parole un'opera d'arte

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    1. Hai proprio ragione, Vecchioni con le parole crea piccoli gioielli

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