Le vite parallele - Antonio Fusco

Torniamo a Valdenza, dove ormai mi sento di casa, a seguire le vicende umane e professionali del commissario Tommaso Casabona


Titolo: Le vite parallele • Autore: Antonio Fusco • Editore: Giunti • N. pagine: 237 • Anno di pubblicazione: 2017 • Copertina flessibile € 15,00 • Ebook € 9,99

TRAMA
Mentre sulla cittadina toscana di Valdenza si addensa una coltre di nubi cariche di neve, il commissario Casabona, di passaggio in questura per sistemare le ultime cose, ha un unico pensiero: tornare quanto prima in ospedale a fianco della moglie Francesca, le cui condizioni di salute lo hanno spinto a chiedere un incarico meno impegnativo. Ma la sua determinazione sta per essere spazzata via da un caso che ha sconvolto i suoi uomini e l'intera provincia: una bambina di tre anni letteralmente svanita nel nulla; una madre in lacrime che, entrando nella cameretta dove l'ha lasciata la sera prima, trova il letto vuoto. Quando l'ispettore Proietti gli mostra la foto di Martina, con il suo caschetto biondo e lo sguardo limpido e fiducioso, Casabona riesce a stento a conservare la sua fermezza. Può davvero sottrarsi al grido di aiuto di quegli occhi e lasciare la sua squadra senza una guida? Ben presto i sospetti si concentrano su un balordo cocainomane da cui la madre ha ricevuto esplicite minacce, e con il quale intratteneva rapporti piuttosto torbidi. Una soluzione servita su un piatto d'argento, eppure qualcosa non quadra, e Casabona sente per istinto che la madre non è l'unica fra le persone vicine a Martina ad avere dei segreti. È il momento di prendere in pugno l'indagine e scavare molto più a fondo. Una ricerca che trascinerà Casabona in un mondo popolato di maschere e vite parallele, abilmente nascoste dalla facciata della pubblica virtù... Che cosa è successo alla piccola Martina? Qualcuno l'ha portata via, oppure è uscita da sola per poi smarrirsi nei boschi? E soprattutto: ha ancora senso, dopo tanti giorni, aggrapparsi alla speranza di ritrovarla viva?


Al termine de "Il metodo della fenice" abbiamo lasciato il commissario Casabona nel pieno di un doloroso dramma familiare che lo ha portato a maturare la decisione di chiedere un incarico meno impegnativo per poter avere più tempo da dedicare alla famiglia. 
Si apre così il nuovo romanzo, con il commissario che sta affrontando il suo ultimo giorno di lavoro insieme alla sua squadra, prima di essere impiegato in nuove mansioni meno gravose. Ma il destino vuole metterlo alla prova, facendogli trovare sulla scrivania il caso di una bambina di appena tre anni scomparsa nel nulla. La determinazione di Casabona vacilla, non si tratta di un cadavere al quale attribuire la mano che ha colpito, ma di una piccola vita in pericolo che lui avrebbe l'opportunità di salvare. Sarà la moglie a convincerlo che è più utile in caserma che accanto a lei e a farlo buttare a capofitto in questa nuova indagine. 
Sospettato numero uno una vecchia conoscenza della madre della bambina, uno sbandato che in passato aveva già minacciato la donna, ma che non convince il nostro commissario: troppi particolari all'apparenza insignificanti che nell'insieme danno un quadro poco coerente. Casabona perciò inizia a scavare in profondità e portando alla luce particolari ben celati ad uno sguardo superficiale e mettendo a frutto la sua dote più spiccata: il suo infallibile sesto senso.
Il fulcro di questo romanzo è la famiglia e le sue mille sfaccettature: da un lato la famiglia di Casabona che sta attraversando un periodo dolorosamente difficile, dall'altro la famiglia della bambina scomparsa, apparentemente una famiglia modello, ma che in realtà nasconde  parecchi lati oscuri.
Il finale è uno di quelli che fa riflettere, sull'autenticità delle nostre esistenze, sulle maschere che a volte indossiamo per proteggerci o per ferire, e non da ultimo sulla morbosità di una certa parte di popolazione nel voler essere spettatori delle disgrazie umane con la complicità dei giornalisti.
Una scrittura, quella di Antonio Fusco che si fa più coinvolgente romanzo dopo romanzo: in quest'ultimo si nota la crescita del suo personaggio come anche dello stile narrativo, il quale si carica sempre più di tensione senza mai far ricorso a particolari scabrosi, ma attraverso il racconto di episodi verosimili, vicini alla nostra realtà. 
Se ancora non conoscete il commissario Casabona, vi consiglio di farlo al più presto, partendo da "Ogni giorno ha il suo male", continuando con "La pietà dell'acqua" e "Il metodo della fenice" , sono certa che vi affezionerete a lui e alle sue vicende, umane e professionali.



Commenti

  1. Aspetto ancora un po' prima di iniziare questi gialli. Almeno non aspetterò troppo tempo per leggere la prossima avventura del commissario.

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    1. Il problema delle serie è sempre quello: dover aspettare per il capitolo successivo. È una serie molto bella, con un protagonista al quale ci si affeziona facilmente

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  2. Buongiorno Stefy. Ho letto questa recensione con interesse anche se il commissario Casabona non mi ha purtroppo conquistato per nulla: dopo aver letto il suo "Ogni giorno il suo male", ho deciso di non continuare la serie. E' sempre strano quando lo stesso libro trova riscontri così diversi nei lettori, no? Istintivamente, pensiamo che una cosa che è piaciuta tanto a noi *debba* piacere a tutti - o viceversa, se non l'abbiamo amato ci sembra strano che qualcuno invece lo apprezzi così tanto, e invece...
    Buona settimana da Eva

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    1. Il bello dei libri è anche quello: toccare ogni lettore in modo diverso. Per fortuna c'è una vastità di titoli da permettere di soddisfare ogni gusto.
      Grazie per avermi lasciato il tuo pensiero comunque.
      Un abbraccio

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  3. Ora Casabona mi manca ancora di più... speriamo di avere presto un nuovo libro!

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