La fioraia del Giambellino - Rosa Teruzzi

TRAMA
Avvicinandosi il tanto atteso giorno delle nozze, Manuela, ragazza milanese romantica e un po’ all’antica, sogna di realizzare il suo desiderio più grande: essere accompagnata all’altare dal padre. Il problema è che lei quel genitore non l’ha mai conosciuto e non sa chi sia. È un segreto che sua madre ha gelosamente custodito, e che per nulla al mondo accetterebbe di rivelare. Stanca delle continue liti in famiglia per ottenere la confessione cui tanto tiene, a Manuela non resta che cercare aiuto altrove. Così bussa alla porta del vecchio casello ferroviario, dove abitano tre donne assai originali, sulle quali ha letto qualcosa in una pagina di cronaca nera: la poliziotta Vittoria, tosta e non proprio un modello di simpatia, sua madre Libera, fioraia con il pallino dell’investigazione, e la nonna Iole, eccentrica insegnante di yoga, femminista e post hippie. Sono tre donne diversissime, spesso litigiose, con il talento di mettersi nei guai ficcando il naso nelle faccende altrui. Saranno proprio loro, dopo le iniziali esitazioni, ad andare alla ricerca del misterioso padre. Le tracce, come in una caccia al tesoro di crescente suspense, le condurranno in giro per Milano e nei paesini della Brianza, a rivangare l’oscuro passato della madre di Manuela, custodito nei ricordi e nelle omertà di chi l’ha conosciuta da giovane. E a mano a mano che si avvicineranno alla soluzione del caso, si troveranno di fronte al dilemma: rivelare la scabrosa verità, oppure no?
Titolo: La fioraia del Giambellino
Autore: Rosa Teruzzi
Editore: Sonzogno 
Numero pagine: 176 
Anno di pubblicazione: 2017
ISBN: 9788845426445
Da quanto desideravo leggere questo libro? Esattamente da quando ho girato l'ultima pagina de "La sposa scomparsa", il precedente romanzo di Rosa Teruzzi (recensione qui) che, oltre ad avermi deliziata con un giallo ben costruito e con la conoscenza di tre personaggi meravigliosi, mi ha lasciata con un sacco di domande e di curiosità sull'evoluzione della storia personale delle protagoniste: Iole, Libera e Vittoria.
In questo nuovo romanzo la fama di "fioraia detective" di Libera si è sparsa nei dintorni, complice anche un articolo di giornale, e alla sua porta bussa una futura sposa che da lei cerca più di un bouquet beneaugurante. Manuela sta per sposarsi, ma prima di arrivare all'altare desidera colmare un vuoto: conoscere l'identità del padre, che la madre si rifiuta di svelare.
Libera non vorrebbe impelagarsi nuovamente in un'indagine, ma tenere nascosta una cosa simile alla sua terribile mammina, Iole, è impresa titanica e dissuaderla dal buttarcisi a capofitto è impresa impossibile.
Iole e Libera iniziano perciò a cercare indizi che possano dare un nome all'uomo del quale la madre di Manuela si rifiuta categoricamente di parlare.
Per Libera si tratta di una ricerca doppiamente difficile perché anche lei non ha mai conosciuto il padre, anche se nel suo caso Iole non le ha mai nascosto nulla, semplicemente non ha mai saputo chi è suo padre, avendola concepita in un periodo di "amore libero". Libera si trova quindi a dover fare i conti con quanto questa mancanza abbia inciso nella sua vita.
Parallelamente a questa indagine, assistiamo anche all'evoluzione  del mistero che circonda la morte di Saverio, poliziotto marito di Libera, morto in servizio. Il ritrovamento di un bigliettino con indicate una data, un'ora e un luogo, coincidenti con quelli della morte di Saverio, apre nuovi scenari: chi gli avrà dato appuntamento con la morte? Libera ha molte domande alle quali cercare risposta e alcune può trovarle solo facendo chiarezza dentro di sè.
In questo romanzo approfondiamo la conoscenza di queste tre donne, potendone apprezzare ancor di più le caratteristiche che le contraddistinguono: la sana follia di Iole con la sua avversione per le mutande e il suo immenso amore per la vita e i piaceri che le regala, contrapposti alla pacatezza e alla paura di vivere quegli stessi piaceri che caratterizza Libera, i suoi tormenti e il suo non voler vivere a pieno per non dover soffrire.
E poi c'è Vittoria, la cui rabbia nei confronti della vita che l'ha privata a soli tre anni del padre senza darle spiegazioni, in questo romanzo acquista più corpo, regalandoci un personaggio ancor più cupo di quanto non sia nel primo libro. A tratti può risultare antipatica e fastidiosa, ma i suoi spigoli hanno un'origine ben precisa e tra tutti forse è il personaggio a cui ho voluto più bene.
"Senza verità non c'è giustizia. E senza giustizia non ci può essere pace."
Rosa Teruzzi in meno di 200 pagine riesce a catapultare il lettore in una vicenda piena di sfaccettature umane, di colori e di bianchi e neri, di atmosfere cupe e gioiose e lo cattura in una lettura che non si riesce ad abbandonare nemmeno dopo che si è girata l'ultima pagina. Come per il romanzo precendente, alla fine della lettura rimangono misteri da svelare e molta vita ancora da raccontare e un bisogno impellente di conoscerli subito.
A voi lettori posso solo dire che Rosa Teruzzi è garanzia di qualità: leggete i suoi romanzi, non ve ne pentirete. A Rosa invece chiedo, con gli occhioni luccicanti del Gatto con gli Stivali della storia di Shrek, di non farci attendere troppo per saperne di più. Rosa, #esciilterzolibro!  


Commenti

  1. ecco e questo è uno dei titoli che acquisterò a breve, forse non farò in tempo a leggerlo per il club del libro ma sono molto curiosa di cimentarmi nella sua scoperta.

    del primo libro posso dire di aver amato infinitamente Iole, meno Libera. riguardo Vittoria mi riservo di conoscerla meglio prima di esprimere un parere finale.

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    1. I tre personaggi mantengono le loro caratteristiche anche in questo romanzo, ma si possono conoscere più in profondità e per quanto mi riguarda questo mi è piaciuto più del primo.
      Baci, Stefi

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  2. Mi piace la tua recensione, non vedo l'ora di leggerli, però aspeto prima il terzo libro e poi li prendo

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    1. Grazie Patrizia. Io non riesco ad attendere, quando si tratta di libri che mi ingolosiscono divento bulimica, e poi vado in crisi di astinenza!

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  3. Lo scrivo a tutti, ma è vero.
    Devo assolutamente leggere quest'autrice!

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    1. Hihihihi! E invece di scrivere, leggi!
      A parte tutto, è veramente un'autrice da conoscere.

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  4. Lo leggerò, il primo lo avevo trovato deliziosamente leggero!

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    1. Ciao Tessa!
      Rispetto al primo, in questo ho riscontrato una crescita, pur rimanendo una lettura di evasione. Se hai apprezzato il primo, ti piacerà sicuramente anche questo.

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  5. Piantala di fare gli occhioni, patetica!

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    1. Carogna sei! Mica son tutte vippe come te che possono riempire di messaggi l'autrice, io faccio quello che posso!

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    2. Anni di sudore e fatica son serviti a qualcosa!

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  6. Ciao Stefania!, caspita dovrò proprio leggere quest'autrice. Una lista da leggere in 2 vite e mezza... e anche di più! ;-)
    Ma come vicenda è paragonabile ad Agatha Christie o non c'entra nulla?
    Buona serata, Marina

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    1. Ciao Marina!
      Non parliamo di liste che mi piglia l'ansia...
      Con Agatha Christie non c'entra molto, ma le protagoniste sono dei personaggi meravigliosi e se deciderai di conoscerle fammi sapere cosa ne pensi.
      Bacio, Stefi

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  7. Ciao Stefania!, caspita dovrò proprio leggere quest'autrice. Una lista da leggere in 2 vite e mezza... e anche di più! ;-)
    Ma come vicenda è paragonabile ad Agatha Christie o non c'entra nulla?
    Buona serata, Marina

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