L'uomo che inseguiva i desideri - Phaedra Patrick

Trama: Da un anno, ogni mattina, Arthur Pepper si sveglia alle sette e compie con esattezza gli stessi gesti. Si veste seguendo un ordine preciso, mangia una fetta di pane tostato, poi alle otto e mezzo si mette a sistemare il giardino. Questo è l’unico modo per superare il dolore per la perdita dell’amata moglie, Miriam, dopo tutta una vita passata insieme. Solo così gli sembra di poter fingere che lei sia ancora con lui. Ma il giorno del primo anniversario della sua scomparsa, Arthur prende coraggio e decide di riordinare gli oggetti di Miriam. Nascosta tra gli stivali, vede improvvisamente una scatolina. Dentro c’è un braccialetto con dei ciondoli: sono a forma di tigre, fiore, elefante, libro e altri piccoli oggetti. L’uomo inizialmente è perplesso; la moglie non indossava gioielli. Ma poi inizia a guardare con più attenzione e si accorge che su un ciondolo è inciso un numero di telefono, che Arthur non può fare a meno di chiamare subito. È l’inizio della ricerca e delle sorprese. Seguendo i ciondoli Arthur compie un viaggio che che gli fa scoprire una Miriam sconosciuta, ma che ha ancora tanto da insegnargli. E gli ricorda che l’amore è sorprendersi ogni giorno, per tutta la vita e anche oltre. 

Titolo: L'uomo che inseguiva i desideri
Autore: Phaedra Patrick
Casa Editrice: Garzanti
Anno Pubblicazione: 2016
Pagine: 277

RECENSIONE:  Vivere giorno dopo giorno all'interno della propria routine è come avere la coperta di Linus: cerchi rassicurazione nelle tue abitudini, vivi dentro ai confini che tu stesso hai definito e non ne sei neppure consapevole. Arthur Pepper ha vissuto una vita quieta, ma piena di amore: marito fedele e innamorato, padre attento, ma non sempre presente a causa del lavoro. Arthur ha amato la propria Miriam di un amore esclusivo e la sua improvvisa dipartita per una polmonite lo lascia attonito, come un robot che continua ad eseguire automaticamente tutte le cose che era abituato a fare. Quanta tenerezza nel vederlo indossare lo stesso orrendo gilet tutti i giorni perchè a Miriam piaceva così, quanta tristezza nello scoprire che i figli, uno perchè lontano e l'altra perchè fragile, non sono stati con lui neppure il giorno del funerale. Ad un anno dalla morte di Miriam questa routine viene interrotta: Arthur trova uno strano braccialetto con dei ciondoli particolari, un oggetto che non si intona per niente ai gusti della moglie, o perlomeno ai gusti della moglie che lui ha conosciuto. Qui inizia il suo viaggio per scoprire il passato di Miriam e il romanzo diviene un romanzo di formazione, al pari di quello che potrebbe essere quello di un protagonista giovane, perchè in fondo la vita di Arthur è una pagina ancora da scrivere. Lo seguiamo preoccupati nel suo peregrinare, tesi per lui perchè è una persona anziana e inesperta e potrebbe farsi male, venir aggredito, truffato, raggirato e persino sedotto! Sorridiamo delle sue ingenuità, così irresistibili e del suo attrarre le persone per il buon cuore e la capacità di ascoltare. In questa storia ci sono  momenti veramente divertenti e altri di pura commozione, tutti tratteggiati con grande delicatezza. 
Ho amato moltissimo la vicina di casa, Bernardette, una donna dal cuore grande che cerca di aiutare le persone che soffrono sfornando tortini e altre prelibatezze, nonostante lei per prima stia soffrendo per la recente vedovanza. E' sempre lei, che con la sua insistenza a fin di bene, darà l'opportunità ad Arthur di iniziare la sua ricerca, lasciando a casa Frederica, la felce, ossia l'unica destinataria delle attenzioni del protagonista dopo la morte di Miriam.
Molte saranno le scoperte che farà Arthur, perchè quando si inizia a cercare fuori da noi stessi il mondo ci si rivela nella sua pienezza, destabilizzante a volte, ma grande e intenso. Non è più possibile tornare indietro e forse negli occhi di Bernardette, nei suoi fianchi morbidi potrebbe esserci la promessa di un domani. Perchè la vita può continuare ed è possibile rivendicare una nuova pagina per se stessi, tutta da scrivere. A qualsiasi età.

Ringrazio la Garzanti per averci regalato una copia cartacea del libro. Un'emozione per nulla trascurabile, un accadimento da segnare sull'agenda alla voce "prime volte". Lo ammetto: ho avuto gioco facile perchè ero certa che il libro mi sarebbe piaciuto. Così è stato.

Voto:








Commenti

  1. L'avevo un attimo accantonato per leggere I custodi di Slade House e l'ho ripreso giusto ieri. Molto carino, ma un po' troppo simile a Piccole sorprese sulla strada della felicità. Mi devo disintossicare dai vecchietti, sennò rischio di trovare i loro romanzi tutti uguali :/

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    1. Ehhh...gioventù crudele. Io non posso disintossicarmi dai vecchietti perché studio prospettive future (ma nn immediate).

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  2. Ma non avevo capito che lo avevi letto anche tu! Lo ho finito ieri e mi è piaciuto tantissimo. Un racconto piacevole e per niente banale. Mi rivedo un po ' in questo signore.. con età diverse.. ma c'è sempre qualcosa da imparare..

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    1. Hai ragione Lidia... Si impara sempre qualcosa.
      Grazie x essere passata, mi rendi felice.

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  3. Ma non avevo capito che lo avevi letto anche tu! Lo ho finito ieri e mi è piaciuto tantissimo. Un racconto piacevole e per niente banale. Mi rivedo un po ' in questo signore.. con età diverse.. ma c'è sempre qualcosa da imparare..

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  4. Parlate tutti benissimo di questo Arthur, ma non è ancora il momento di fare la sua conoscenza per me. E' in lista da un pezzo, però.

    P.S. Sto leggendo 7-7- 2007 :)

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    1. Ogni libro ha il suo momento e per Manzini invece è sempre il momento giusto!!!!

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  5. Una storia molto emozionante! Ho adorato questo libro!

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    1. Anche io Elisa. Se penso ad Arthur che si nasconde da Bernadette. A tratti anche molto divertente.

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  6. Ciao Lea!!
    questo libro è sul mio comodino da una settimana!!
    l'ho cominciato, ma poi l'ho anche dovuto stoppare per altre cause.
    Conto di ripenderlo in mano al più presto, perchè da come è iniziato già mi piaceva moltissimo!! :)

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  7. Ciao Lea adesso ho un motivo in più per leggerlo e già era in lista!

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  8. Una recensione che è una delizia Lea. Ma su questo non avevo dubbi!
    Sai, se non l'hai ancora fatto, dovresti proprio leggere "Una passione tranquilla" di Helen Simonson: Ernest Pettigrew, per me, è la versione British di Cesare Annunziata. Impossibile non innamorarsene.

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    1. Cara Rosa, mi regali sempre un sorriso. Si, ho letto quel libro e lo amo molto. Ha anche la scena hot ;-)

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  9. Un romanzo meraviglioso come la tua recensione! Sono davvero contenta di essere passata a leggere il tuo pensiero e di ritrovarmici in tutto e per tutto. Brava Lea!! Bacioni

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    1. Sei gentile Anna. Ora finalmente vado a leggere la tua.
      Baci

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  10. Io ero sicurissima che avresti amato Bernadette!

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    1. Infatti. Ora entro in un supermercato a comprare una scatola di cioccolatini! ;-)

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  11. Ciao! Devo assolutamente leggerlo, l'ho amato dal primo istante per il titolo e la copertina..e poi ovviamente ha una trama che mi incuriosisce molto :)

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    1. Ciao Maria,
      vedrai che ti piacerà! L'ho divorato in due giorni.
      un saluto da Lea

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