La grande fabbrica delle parole - Agnes de Lestrade

Trama: C'è un paese dove le persone parlano poco. In questo strano paese, per poter pronunciare le parole bisogna comprarle e inghiottirle. Le parole più importanti, però, costano molto e non tutti possono permettersele. Il piccolo Philéas è innamorato della dolce Cybelle e vorrebbe dirle "Ti amo", ma non ha abbastanza soldi nel salvadanaio. Al contrario Oscar, che è ricchissimo e spavaldo, ha deciso di far sapere alla bambina che un giorno la sposerà. Chi riuscirà a conquistare il cuore di Cybelle?





Titolo: La grande fabbrica delle parole
Autore: Agnès de Lestrade
Editore: Terre di Mezzo
Anno di pubblicazione: 2010

Oramai da alcuni anni, a febbraio, quando i piccoli delle prima elementare vengono a farmi visita in biblioteca, puntualmente tiro fuori questo libro. Non si tratta certo di un albo illustrato che fa morir dal ridere i bambini, ma ugualmente, letto a voce non troppo alta e con sentimento, sprigiona la sua magia. La magia delle parole che si fonde con la magia dell'amore. I bambini solitamente ridono e si scherniscono, che l'amore no, ancora a loro non interessa eppure fanno il tifo per Philéas, contro l'antipatico Oscar.
Si tratta di un albo illustrato perfetto per far riflettere i bimbi sull'importanza di una competenza che hanno appena acquisito: quella di saper leggere. In un paese in cui poter pronunciare delle parole ha un costo, i bambini non sono intenti a guardare la tv o a giocare con il Nintendo, ma corrono invece in strada con i loro retini per acchiappare le parole. Parole che serviranno poi per comunicare, per interecciare rapporti, per definire se stessi. Cosa sarebbe l'uomo senza questo dono? Sarebbe triste e prigioniero. L'infinita bellezza delle parole, lette e pronunciate, ci permette invece di dire forte chi siamo, di comunicare cosa proviano.
E Philéas? Lui ha trovato solo tre paroline, non molto adatte a dichiararsi, ossia "Polvere, seggiola e ciliegia", ma pronunciate nel modo giusto saranno ugualmente in grado di far breccia nel cuore di Cybelle. Pensate a quale gioiello è questo libro! In modo lieve e sbarazzino ci permette pure di parlare di significante e significato, senza scomodare nomi altisonanti. Un lungo discorso andrebbe fatto anche per la bellezza delle illustrazioni, ma considerato che non sono un'esperta posso solo dire che si sposano in modo perfetto con il testo. Parlano da sole.
A fine visita consegno ad ogni bimbo una farfalla di carta e li invito a riportarmela con sopra scritta la loro parola preferita.
Poi queste farfalle andrannno a decorare i vetri e le pareti della biblioteca: mamma, amicizia, torta, vacanza, mare, arcobaleno, giocare, leone, nuvola, gelato, calcio e tante altre parole, a volte scritte con qualche doppia in meno, svolazzeranno a ricordo dell'esperienza. Forse questa volta correggerò il tiro, forse le farfalle diventeranno foglie di un albero. Forse.
Quello che resta è la suggestione, l'idea che una parola sia una cosa bella, una caramella da succhiare piano, da ripetere a voce alta e poi più bassa, per sentirne il suono. Un dono.
E un vocabolario? Un amico.
Vi auguro buon San Valentino e vi regalo una o due delle mie parole preferite: lucore, eburnea e ....le altre aggiungetele voi.

Lea



Commenti

  1. LO-A-DO-RO!!!! Piu che splendida recensione!

    RispondiElimina
  2. Una delle mie parole preferite, perché rappresenta la mia linfa vitale, l'energia delle mie giornate, è "amicizia".
    Una recensione dolce e bella proprio come la mia amica, che l'ha scritta.
    Polvere, seggiola, ciliegia, a te Lea.

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Complimenti Lea che belle "parole"! Lo compro subito e lo regalo a mia figlia, anche lei il prossimo anno va in prima elementare! Grazie per il consiglio, Rosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Vi piacerà... a te più che lei
      ;-)
      Sono libri preziosi.
      Ciao Rosa

      Elimina
  5. Complimenti Lea che belle "parole"! Lo compro subito e lo regalo a mia figlia, anche lei il prossimo anno va in prima elementare! Grazie per il consiglio, Rosa.

    RispondiElimina
  6. Che bello! lo regalerò a mio nipote, quando sarà un pochino più grande.
    Ti regalo un abbraccio, che è una delle mia parole preferite, ha il profumo, il calore e sapore confortante dell'infanzia e della mamma!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Abbraccio è una bellissima parola Tessa. E io rilancio con empatia.
      Un saluto da lea

      Elimina
  7. Ciao Lea! Mi dici chi è l'artista che ha creato i disegni?
    Bella recensione!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo so che sembrano quelli di Rebecca, ma l' illustratrice i chiama Valeria Docampo.
      Ciaooooo

      Elimina
  8. Ciao Lea! Mi dici chi è l'artista che ha creato i disegni?
    Bella recensione!

    RispondiElimina
  9. Ciao Lea, mi immagino di te e i bimbi in biblioteca, forse perchè conservo il ricordo di quei gruppi di lettura di quando ero piccina, in quel luogo profumato, con alti scaffali carichi di libri, e una figura dolcissima che riempiva di parole e allegria i pomeriggi noiosi trasformandoli in momenti che sono rimasti vivi nonostante il tempo passato. E' stato un piacere leggerti!

    RispondiElimina
  10. Buongiorno Cuore, pensa che quando ero piccola io la biblioteca della mia città era un luogo triste e grigio...Ci ho cercato invano i gialli dei ragazzi che tanto amavo. Mi sa che sono un po' più vecchia di te (di un bel po' anzi).
    Meno male che i tempi sono cambiati!
    Io non sono tanto dolce, sono un po' più sull'allegro andante, ma il libro ispira tanta, tanta dolcezza.
    Grazie di essere passata di qui, sei sempre gentilissima.
    Buon lunedì
    Lea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lea, l'allegria è dolcezza! Strappare un sorriso ad un bambino e attirare la sua attenzione è un dono che non tutti possiedono. La biblioteca della mia Modena, che qui in Valtellina tanto mi manca...comunque compio 37 anni in aprile ;-)

      Elimina
  11. Credo che alla prima occasione lo comprerò a mia figlia, anche se ha solo tre anni. Grazie per la delicata recensione e per avermi fatto conoscere questo libro.

    RispondiElimina
  12. Questo libro è un buon investimento. Secondo me prima te lo gusti tu e poi, fra due annetti, potrai leggerlo alla tua piccolina.
    un saluto da lea

    RispondiElimina

Posta un commento